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Anti-Open space

luogo: Torino

anno: 2021.

progetto: arch. Fiorella Rabellino.

attività svolta: Opere di Manutenzione straordinaria; progettazione architettonica preliminare ed esecutiva; presentazione SCIA; direzione lavori; interior design.

Ristrutturazione di appartamento a Torino

Chi ha detto che per avere una bella casa moderna sia obbligatorio abbattere tutti i muri e realizzare un grande open-space? L’esperienza dell’ultimo anno ha insegnato, se possibile, che spesso è meglio il contrario, cioè la possibilità di avere tanti spazi separati, “specializzati”, in cui le varie funzioni dell’abitare siano distinte e specifiche e di cui sia possibile fruire diversamente a seconda delle esigenze.

E' quello che ha chiesto la mia cliente per rinnovare il suo appartamento a Torino, risultato dell’accorpamento di due alloggi più piccoli: niente ingresso direttamente nel soggiorno, niente living in cui si mescolano la zona giorno e la zona per cucinare e mangiare, niente abbattimento indiscriminato di tramezzi interni. Si è deciso invece di conservare una serie di caratterstiche peculiari di quel tipo di edilizia, concepita all’inizio degli anni Cinquanta: spazi relativamente piccoli per le zone di servizio (l’ingresso, la cucina, i bagni) a fronte di camere piuttosto ampie, da utilizzare sia per la zona giorno che per la zona notte in modo molto flessibile.

Ne è risultato un appartamento di vasta metratura articolato in ambienti “raccolti” da dedicare ai diversi momenti della giornata: il lavoro, lo studio e la lettura, il relax davanti alla tv, i pasti e la loro preparazione (possibilmente veloce…), la cura della casa e della persona (si è ampliato il secondo bagno e ricavato un comodo spazio lavanderia e ripostiglio) ed il riposo notturno, senza rigidità nell’uso degli ambienti, che potrà cambiare adattandosi alle esigenze che via via diventeranno più utili alla famiglia.

Per contro, il lavoro di trasformazione della casa si è concentrato soprattutto sulla scelta di materiali e finiture per creare un’atmosfera assolutamente contemporanea: il bianco delle pareti crea un contrasto luminoso con i listoni di parquet di un color bruno intenso (rovere finitura tabacco); nelle zone di servizio si è optato per il gres a grande formato ad effetto ossidato nelle sfumature crema e grigio-verde. Per le porte interne si è scelto di rimettere a nuovo alcune di quelle originali, ancora in buono stato, abbinandole ad altre in sintonia con l’epoca dell’edificio, ma limitandole al minimo indispensabile per i locali che necessitano di separazione e di privacy, sempre con l’intento di ottenere una grande fluidità tra i diversi ambienti. Una "base in città" da vivere sia da soli che in compagnia della famiglia e degli amici (sia umani che animali…).

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